Interviste e "chiaccherate" esclusive

4 chiacchere al "bastione", incontri con i nostri campioni.


Simbolo del coraggio, della tenacia e della lotte dei laiguegliesi nei secoli, premio giornalistico dal 1964 con il nome di Bastione d'oro, lo apriamo idealmente a luogo d'incontro con i campioni del pedale che hanno frequentato, partecipato e vinto al Trofeo Laigueglia. A tutti voi amici l'augurio di incontrarci su queste pagine per 4 chiacchere al bastione insieme ai nostri beniamini di ieri e di oggi.

Prossimo incontro con: Andrea Fedi.

IL SOGNO DELLE GRANDI CLASSICHE PER ANDREA FEDI PASSA ATTRAVERSO LA SUA VITTORIA AL TROFEO LAIGUEGLIA

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Andrea è sicuramente uno dei giovani corridori più in vista in questo primo scorcio di stagione.  Oltre alla vittoria sul prestigioso rettilineo laiguegliese che negli anni ha consacrato innumerevoli campioni e giovani promesse poi affermatesi, Andrea nel corso di questa stagione ha anche centrato un quarto posto al Gp Costa degli Etruschi ed una secondo al  Gp Industria e Artigianato di Lariciano…il tutto intervallato da un virus che gli ha rallentato il suo percorso di crescita. Andrea è un ragazzo molto semplice, cerca sempre di fare al 100% il suo lavoro, passa il suo tempo libero con gli amici, tutti ex ciclisti e con la sua ragazza, è un atleta al quale piace la vita in famiglia, e con la passione per i viaggi. E’ molto concentrato e questo inizio di stagione con ottimi risultati, al quale sommiamo il secondo posto al giro dell’Emilia penultima corsa della stagione passata, non ha minimamente scalfito la sua convinzione e la sua speranza di poter ambire a risultati ancor più importanti. Il tutto mantenendo i piedi ben impiantati a terra. Il suo direttore sportivo Luca Scinto lo ha anche paragonato a Michele Bartoli (con il quale per anni ha condiviso le squadre) vincitore di grandissime classiche compreso il Laigueglia del 97. L’ex pluricampione italiano Giovanni Visconti che abita vicino a Fedi in un tweet subito dopo la vittoria del 14 febbraio ha scritto: “Grande @AndreFedi i sacrifici pagano sempre!! A poca gente ho visto fare un inverno come il tuo. Serietà e umiltà. Bravo bravo bravo!” Che dire ancora dopo?

– Quattro anni di professionismo tre partecipazioni a Laigueglia ed una vittoria…..finalmente arriva il successo cosa hai provato a vincere su un percorso dove negli ultimi 30 km circa eravate circondati da una marea umana?

Il Laigueglia ha un grande fascino basta consultare il suo Albo d’oro per farsi venire la pelle d’oca e di qui è passata la storia del ciclismo e perciò è molto sentita dai tifosi, vincere è stata una emozione grandissima proprio per il grande pubblico che è stato molto caloroso sia nelle tre ascese di Colla Micheri che sul viale d’arrivo. Già dalla riunione del giorno antecedente mi ero preso tutte le responsabilità di fare la gara, per questo mi rende ancora più orgoglioso aver ripagato la fiducia della squadra.

– Il nostro plurivincitore Pippo Pozzato ti ha dato qualche consiglio? Subito dopo la tua vittoria lo abbiamo visto arrivare alla premiazione per complimentarsi….bel gesto da parte di un campione come lui….siamo indiscreti che cosa ti ha detto?

Pippo è un grande esempio per noi, impariamo solo a guardarlo, abbiamo già creato un buon rapporto e mi hanno fatto un gran piacere i suoi complimenti. Poi devo dire lui di Trofeo Laigueglia è molto esperto avendone vinti 3 e cogliendo anche un secondo ed un terzo posto.

– Gara tecnica …percorso selettivo e nervoso ….sei riuscito a fare la differenza con una sparata da “finisseur”
hai scelto questa soluzione per non rischiare allo sprint (vista la presenza di Colbrelli e Gavazzi) oppure è un gesto tecnico che è nelle tue “corde”?

Vincere da finisseur è sempre una scommessa, puoi fare un numero come un flop, non mi andava di arrivare allo sprint perché ero battuto, ho voluto tentare il tutto per tutto e le gambe mi hanno sostenuto per fortuna. (ndr il secondo posto di Larciano ottenuto con una azione simile dimostra che è un tipo d’azione che rientra nelle sue caratteristiche).

– Osservando la tua vittoria al Laigueglia, il secondo posto al Giro dell’Emilia 2015 e quello al Grand Prix de Ouest-France 2014, tutte corse di spessore con percorsi impegnativi e selettivi ed un elenco vincitori che se sommato mette soggezione … ne deduciamo che tu sia un corridore adatto alle grandi classiche ci sbagliamo?

Da grandi classiche non lo so sarà il tempo a dirlo, di sicuro però sono adatto a gare di 1 giorno selettive, e amo le lunghe distanze. Spero di poter far bene un giorno in gare come la Sanremo.

– A proposito di grandi classiche quale è la corsa dei sogni di Andrea Fedi?

Che dire…..ovviamente dopo il Trofeo Laigueglia e cercando di alzare un attimino l’asticella degli obbiettivi direi su tutte la Milano-Sanremo e poi andiamo su ciò che viene considerato da tutti gli addetti ai lavori la vera università del ciclismo quindi il Belgio e di conseguenza indiscutibilmente il Giro delle Fiandre. – Sai che questa vittoria (noi te lo auguriamo) può dare la svolta definitiva alla tua carriera a distanza di quasi un mese che pensieri hai….ti sei reso conto della tua impresa? Quali sono le tue speranze?
Per ora tengo i piedi per terra, continuo con il mio lavoro e con il mio percorso di crescita. Guai se mi sentissi già arrivato ogni giorno ed ogni nuova corsa sarà una nuova sfida, uno nuovo obbiettivo da raggiungere. Deve essere solo la prima di tante vittorie, e questo darà ancor più valore alla prima….devo dire che come prima vittoria ho scelto proprio bene sono felice. Commentando la mia foto della vittoria a Laigueglia su instagram ho scritto: “No words. Dicono che la prima non si scorda più, intanto me la godo”. Ecco la porterò sempre con me.

– Il tuo programma per la prima parte di stagione quali corse prevede?

Subito dopo il Laigueglia ho dovuto purtroppo rinunciare alla trasferta in Spagna alla Ruta del Sol strano andasse tutto liscio quest’anno ma bisogna sempre guardare avanti mi sono alternato tra Italia e Belgio in previsone della classicissima ovvero la Milano Sanremo e poi di nuovo Belgio prima di puntare verso il Giro d’Italia.

– Pensando ai tuoi direttori sportivi ti senti più vicino sia da un punto di vista del carattere che nel modo di affrontare le corse all’esperto e pacato di Serge Parsani oppure all’esperienza “esplosiva” del tuo corregionale Luca Scinto?

Diciamo che servono entrambi, Scinto è un grande “motivatore” ed è fondamentale alle gare riesce a farti rendere al massimo e Serge ha una esperienza infinita. Fanno una bella coppia e penso che per un ciclista sia il massimo apprendere il meglio da ognuno di loro. Dopo di che sono le tue gambe che devono fare la differenza.

Andrea grazie per il tempo dedicatoci è stato davvero un piacevole incontro ti auguriamo il meglio per la tua carriera sperando che Laigueglia sia solo la prima di una lunga serie ma che ti rimanga a lungo nel cuore. Ti aspettiamo il prossimo anno quando potrai ammirare la tua firma sula piastrella del nostro oramai mitico “muretto dei ciclisti”.

 

Intervista a cura di Roberto Schiavon e Felice Schivo


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"4 chiacchere al bastione": a cura di R. Schiavon e F. Schivo.


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