Claudio Torelli (Parma23 gennaio 1954) è un ex ciclista su strada italiano.

Professionista dal 1978 al 1986, conta la vittoria di una tappa al Giro d'Italia.

I principali successi da professionista furono una tappa alGiro d'Italia 1981, una tappa al Giro di Puglia e una al Giro del Trentino dello stesso anno, e il Trofeo Laigueglia nel 1983. Partecipò a cinque edizioni del Giro d'Italia e a due edizioni dei campionati del mondo.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Trofeo Papà Cervi
3ª tappa Giro di Puglia (Campi Salentina > Putignano)
3ª tappa, 2ª semitappa Giro del Trentino (Rovereto > Arco, cronometro)
16ª tappa Giro d'Italia (Milano > Mantova)
Trofeo Laigueglia

 

Il Laigueglia è stata la tua gara di esordio 1978....arrivi 30° ti ricordi le emozioni del primo giorno di scuola?

 Mi ricordo di avere provato una grande gioia nell'essere insieme con tutti i campioni del ciclismo di quel periodo. Fu' la prima corsa della stagione con due volte la salita del Testico; molto impegnativa e dura. Sensazione che provai è stata di un bell'inizio di corsa positivo.

- Hai sempre avuto un buon feeling con la nostra corsa da notare che in 8 partecipazioni  hai  sempre avuto ottimi risultati ( 1° - 3° - 8° - 14°) all'epoca tutto il meglio del ciclismo era qui....ne deduciamo che la corsa era perfetta per le tue caratteristiche o sbagliamo?

Eh si erano sempre corse molto combattute il meglio dei professionisti era sempre presente in Riviera. Il Laigueglia era il tipo di percorso ideale per mettermi alla prova in salita, discesa ed in velocità. Importante per iniziare bene. 

- Che tipo di corridore era Claudio Torelli?

Credo di essere stato un corridore completo; mi difendevo in certe salite; veloce a cronometro e un buon passista.

- Ci racconti la volata che ti vede vincitore nel 1983? ....io bambino...affacciato ad una finestra mi ricordo perfettamente il tuo sprint su Gregor Braun :)

Siamo andati in fuga sul Testico; poi all'arrivo ho aspettato a fare la volata fino agli ultimi metri perchè vi erano atleti molto veloci e ho concluso la gara vincendo. Una emozione indescrivibile poter mettere il mio nome nell'albo d'oro. Ancora oggi a vedermi vicino a certi nomi mi viene la pelle d'oca.

- Beh ovviamente come si fa anche a non chiederti della volata dell'anno dopo..dove giungesti 3° alle spalle di Pino Petito e di Johan van der  Velde. Ci racconti le tue sensazioni dell'epoca?

 Anno 1983;...... arrivai in terza posizione perchè commisi l'errore di partire molto lontano dall'arrivo. In quanto al Laigueglia le corse si vincono all'ultimo metro perchè c'è sempre il vento contrario; altrimenti avrei vinto :-)

- Hai qualche altro ricordo legato alle tue partecipazioni  a Laigueglia?

Partecipare alla prima corsa della stagione per i corridori era importantissimo.....poter valutare in quale punto della preparazione eri. Partire bene era fondamentale. Ti dava una iniezione di fiducia per il proseguo della stagione. 

- Che rapporto hai con il ciclismo di oggi...segui sempre le corse? Cosa fai nella vita?

 Seguo un pò il Giro d'Italia e le corse più importanti. Nella vita lavoro presso le Fiere di Parma.

- Hai corso con Gavazzi Baronchelli....Moser, Saronni che rapporto avevi con questi grandi del pedale?

Direi un buon rapporto con tutti i ciclisti sopra scritti.

- La gazzetta dello sport del giorno dopo la tua vittoria nel 1983 faceva riferimento al fatto che tu avevi cambiato squadra...dalla Famcucine alla Sammontana in quanto avevi una incompatibilità di carattere con Francesco. Era vero oppure era un pettegolezzo dell'epoca?

Erano Pettegolezzi; perchè con Francesco c'è sempre stato e c'è un buon rapporto non solo sportivo ma anche di amicizia che dura ancora oggi.

- Hai qualche rimpianto nella tua carriera che corsa avresti voluto vincere? Forse quel campionato italiano sfiorato ??!!! 

No nessun rimpianto; ma se avessi avuto un carattere diverso avrei potuto vincere di più.

- Cosa ti ha spinto da ragazzino a salire in bicicletta?

Mio papà che era appassionato e correva in bici; ed era stato un ottimo dilettante.

- Noi abbiamo nostalgia del ciclismo della tua epoca...dove esisteva la punzonatura dove era semplice venire a contatto con il campione e potergli "rubare" un autografo voi come vivevate tutto ciò ?

 

Sono nostalgico anche io; l'epoca dove ho corso io è stato un fiorente periodo per questo bellissimo sport chiamato ciclismo.