23 febbraio 1964 - 1° edizione

La copertina "introvabile" del primo libretto del Trofeo.
La copertina "introvabile" del primo libretto del Trofeo.

Altimetria e planimetria.

Altimetrie e planimetria del 1° Trofeo Laigueglia: un circuito con 3 ascese a Testico.
Altimetrie e planimetria del 1° Trofeo Laigueglia: un circuito con 3 ascese a Testico.

Cronotabella.

Le squadre iscritte con relative maglie, a cura di D.Schamps.

Foto courtesy: Archivio AVL, il gruppo si appresta alla linea di partenza della prima edizione del Trofeo Laigueglia. Si riconosce con la maglia del Gs.Ignis Adami e Mugnaini della Carpano.
Foto courtesy: Archivio AVL, il gruppo si appresta alla linea di partenza della prima edizione del Trofeo Laigueglia. Si riconosce con la maglia del Gs.Ignis Adami e Mugnaini della Carpano.

Elenco iscritti.

N.b.: 15 Luigi Maserati (Gazzola) 31 Franco Magnani (Salvarani)
N.b.: 15 Luigi Maserati (Gazzola) 31 Franco Magnani (Salvarani)

Cronaca della corsa.

Guido Neri, ciclista «disoccupato» è riuscito a battere i campioni

Sui traguardo di Laigueglia risultato a sorpresa Guido Neri, ciclista «disoccupato» è riuscito a battere i campioni. Il venticinquenne romagnolo non ha ancora trovato una «casa» che gli garantisca lo stipendio.

Ieri si è messo in luce ed ha vinto con un vantaggio di 20" su Balletti, di 41" su Meco e di 54" sul gruppetto degli assi - Buona prova di Adorni e Zilioli.

DAL MOSTRO INVIATO Laigueglia, lunedì mattina. Il venticinquenne Guido Neri, romagnolo di Cesena, presentemente non accasato (l'anno scorso aveva fatto parte della squadra S. Pellegrino e, dopo lo scioglimento di questa, della Firte), ma in cerca d'uno stipendio a fine mese e d'un sicuro servizio di assistenza in corsa, ha vinto il Trofeo di Laigueglia, nettamente, battendo un sacco di noti campioni. Al termine del terzo ed ultimo giro del pesante circuito, il cronometro segnava una differenza di venti secondi a suo vantaggio sull'immediato avversario (Bailetti). 41" sul terzo (Meco) e 54" sul gruppo d'inseguitori in cui, fra diciassette uomini, c'erano Adorni, Zilioli, Balmamion, Carlesi. Cribiori, Defilippis, Battistini. Dopo le banali risposte che anche questa volta il vincitore di una corsa ha dato a chi lo tempestava di domande (e non era ancora sceso dalla bicicletta, la folla lo serrava stretto). Neri ha detto: «E adesso spero che qualcuno mi offra un posto nella sua squadra ». Se lo merita, il romagnolo, per la sua costanza negli allenamenti venuti a compiere in riviera a proprie spese; per la decisione con la quale ha condotto la corsa sferrando l'offensiva all'inizio del secondo giro. I quarantasei chilometri del primo giro avevano dato occasione ad una scaramuccia sulla lunga salita di Moglio che, al suo inizio, quando si trattò di guadagnare punti per il Premio della montagna, sembrò priva di conseguenze: invece, ne ebbe, e proprio per merito dei corridori meno considerati. Al primo traguardo posto lassù ai decimo chilometro di corsa, l'ordine di passaggio risultava questo: Neri, Grassi. Miele. Moser e Bailetti. davanti a una decina di altri, e i «grossi calibri» alquanto distanziati. Questi pensavano che nel corso dei rimanenti trenta chilometri su e giù nell'entroterra, le posizioni si sarebbero ristabilite, e il grosso della cinquantina di partiti si sarebbe nuovamente aggruppato, ma non fu cosi. Tanta era la velocità, e l'ardore della pattuglia formatasi al comando, tanto ce la mettevano per mortificare gli «assi», che il lieve distacco segnato lassù era nientemeno che salito a cinque minuti. Allorché la fittissima gente; ammassata sul lungomare di Laigueglia salutò il primo passaggio della corsa, a conferma del successo della manifestazione la cui ripetizione l'anno venturo è ormai assicurata. A questo punto, sei erano i corridori che formavano la avanguardia che aveva colto di sorpresa gli avversari, iniziavano il secondo giro erano Fontana, Minieri, Neri, Adorni, Miele, Zancanaro. Il grosso, come già detto, era a cinque minuti. Evidente che nessuno dei suoi componenti più in vista aveva interesse, intenzione, di arginare l'attacco dei fuggitivi. I quali, è vero che perdettero alquanto del loro vantaggio risalendo sulla colletta e proseguendo fra le alture lassù; ma erano tuttora in sei allorché vidi che si gettavano nella lunga discesa sulla via Aurelia che avrebbero raggiunta ad Andora. Dietro ad essi, la compagnia si era sfoltita; i primi cosiddetti inseguitori si erano ridotti a una dozzina: Adorni, Zilioli, Defilippis, Mitignaini, Meco, Balletti fra essi. Ma il distacco rimaneva forte: Intorno ai quattro minuti. Per ciò che riguarda la lotta per il primo posto, la decisione si sarebbe avuta al terzo, ed ultimo giro. Già avanti di passare a Laigueglia, dei sei in fuga aveva perduto contatto Zancanaro per caduta, salendo al Capo Mele. Niente di grave, per l'alessandrino, uno strappo muscolare che pare di poco conto: ma la partita per lui era perduta. Neri attaccò subito sulla salita dopo Alassio, e subito si trovò solo. Su al culmine egli passa 25 secondi prima di Adorni, l'55" avanti Miele, 2'20" su Fontana (che deve averne abbastanza, e vedo che scende e volta la bicicletta per tornarsene indietro), 2'35" su Minieri. Gl'inseguitori si sono ridotti a quattro — tutti gli altri non avendo potuto resistere all'andatura imposta da Adorni: e sono, oltre al parmense, Zilioli, Battistini e l'esordiente Mugnaili, Il cronometro segna 3 minuti e 50 secondi a loro carico. Essi vanno forte, sull'altipiano lassù; superano Minieri, Fontana e Mele, si avvicinano a Neri, ma si vede che né Adorni né Zilioli hanno intenzione di spingere a fondo, oppure non possono fare di più di quello che già fanno. Fino a quel momento, per la selezione imposta dalla terza salita e da cento chilometri a forte andatura, essi appaiono indubbiamente i due migliori di tutti i partiti d'una certa fama: ma non vogliono mostrare le loro carte, oppure, ripeto, non possono. E così avviene che Neri non è raggiunto, e arriverà primo a Laigueglia; che addosso ai quattro inseguitori arriva una dozzina di altri uomini, che acchiappano Adorni e se lo portano via; avviene che negli ultimi chilometri, proprio sul Capo Mele, il «seigiornista» Bailetti pianta la compagnia e se ne va, poco dopo imitato da Meco. I rimanenti sedici fanno la volata per il quarto posto — e la meglio spetta a Carlesi davanti a Minieri, Cribiori, Adorni, Zilioli eccetera. « E il ginocchio? » ho chiesto a quest'ultimo mentre lasciava l'arrivo. « Oggi non è stato come ieri a Monaco, oggi mi ha fatto un po' male — ha risposto l'interpellato, lisciandosi il cerotto che ha applicato all'esterno della rotula destra. E' il freddo, sa ». E con gli altri della sua squadra è risalito in automobile per ritornare a Sanremo. Giovedì prossimo disputerà 11 G. P di Monaco, ISO chilometri, su strada.

Vittorio Varale Ordine di arrivo: 1) Neri Guido in 3 ore 51'44"; 2) Bailetti a 20"; 3) Meco a 41"; 4) Carlesi a 54"; 5) Minieri; 6) Cribiori; 7) Adorni; K) Zilioli; 9) Ciampi; 10) Azzini, tutti con il tempo di Carlesi. Segue il gruppo.



StampaSera 24/02/1964 - numero 46 pagina 10

Adorni, Trofeo Laigueglia
Foto: courtesy archivio TLS Adorni e Zilioli.
Adorni, Trofeo Laigueglia
Foto: courtesy archivio TLS, Adorni seguito a ruota da Meco.

Ordine d'arrivo

Ordine d’arrivo:
1° GUIDO NERI (Non Accasato) Km 138,1 in 3h57'44" alla media di
34,869 kmh; 2° Antonio Bailetti (Carpano) a 20"; 3° Vincenzo Meco (Cite) a 41"; 4° Guido Carlesi (Gazzola) a 54"; 5° Mario Minieri (Salvarani); 6° Franco Cribiori (Gazzola); 7° Vittorio Adorni (Salvarani); 8° Italo Zilioli (Carpano); 9° Silvano Ciampi (Springoil-Fuchs); 10° Carlo Azzini (Carpano); 11° Vittorio Casati (Carpano); 12° Felice Adami (Le-gnano); 13° Aldo Moser (Lygie); 14° Enzo Moser (Lygie); 15° Nino Defilippis (I.B.A.C.); 16° Graziano Battistini (I.B.A.C.); 17° Alberto Marzaioli (Cite); 18° Franco Balmamion (Cynar-Frejus); 19° Danilo Grassi (Lygie) a 1'21"; 20° Vendramino Bariviera (Carpanoi); 21° Giovanni Fabbri (Cite); 22° Guerrando Lenzi (Springoil-Fuchs); 23° Walter Martin (Carpano); 24° Franco Panicelli (Cite); 25° Gianpiero Pancini (Lygie); 26° Roberto Nencioli (Ignis); 27° Alberto Assirelli (Salvarani); 28° Arnaldo Di Maria (Carpano); 29° Diego Ronchini (Cynar Frejus).

Partiti 57, arrivati 29.

Foto courtesy: archivio TLS, Guido Neri sul podio riceve i fiori del vincitore, a sx. subito dopo la premiazione viene intervistato dall'inviato della RAI il genovese Alfredo Provenzali.
Foto courtesy: archivio TLS, Guido Neri sul podio riceve i fiori del vincitore, a sx. subito dopo la premiazione viene intervistato dall'inviato della RAI il genovese Alfredo Provenzali.

Guido Neri, Trofeo Laigueglia
Foto courtesy: archivio AVL
Guido Neri, Trofeo Laigueglia
Foto courtesy: archivio AVL

Dichiarazioni LIVE al traguardo.

Così Guido Neri dichiarava al traguardo: "«E adesso spero che qualcuno mi offra un posto nella sua squadra". 

Italo Zilioli invece aveva problemi : "E il ginocchio?  Oggi non è stato come Ieri a Monaco, oggi mi ha fatto un po' male — ha risposto Zilioli, lisciandosi il cerotto che ha applicato all'esterno della rotula destra. E' il freddo, sa »


                                  Rassegna stampa originale: archivio TLS

Guido Neri, Trofeo Laigueglia, Bailetti, Meco, Adorni, Zilioli, La stampa
Qui sopra il "titolo" uscito su La Stampa Sera che celebra la vittoria di Guido Neri. Sulla destra, dal libretto ufficiale della corsa, l'elenco del primo comitato d'onore e del primo comitato d'organizzazione.