Presentazione di Alessandro Ballan.

Alessandro Ballan (Castelfranco Veneto, 6 novembre 1979) è un ciclista su strada italiano.

Professionista dal 2004, si è laureato campione del mondo in linea nel 2008 a Varese.

Inizia la carriera ciclistica a 8 anni tra i giovanissimi dell'UC Giorgione.[2] Nel 1998 passa dilettante militando prima nella Zalf Mobili-Fior, poi nella Trevigiani e nella Cyber Team; in sei stagioni, quattro da Under-23 e due da élite, colleziona 13 vittorie, tra cui il Gran Premio Calvatone, in provincia di Cremona, nel 2002 e il Trofeo ZSŠDI nel 2003. Sempre nel 2003 coglie il terzo posto al campionato italiano dilettanti élite.

Passa professionista all'inizio del 2004 con la Lampre di Giuseppe Saronni, e in stagione partecipa ad alcune prove di Coppa del mondo. L'anno dopo si classifica sesto al Giro delle Fiandre, vince una tappa alla Driedaagse De Panne (primo successo da pro)[3] e una all'Eneco Tour e viene convocato, seppur da riserva, in Nazionale per la prova in linea dei campionati del mondo di Madrid.

Nel 2006, dopo aver vinto il Trofeo Laigueglia ed essere giunto quarto alla Milano-Torino e ottavo alla Milano-Sanremo,[3] si mette in luce nelle classiche del Nord, cogliendo il quinto posto al Giro delle Fiandre e, una settimana dopo, il terzo posto alla Parigi-Roubaix grazie alla squalifica di tre corridori giunti davanti a lui ma colpevoli di aver attraversato un passaggio a livello chiuso.[2][4] Nel finale di stagione prende quindi il via alla corsa in linea dei campionati del mondo di Salisburgo, vinta da Paolo Bettini, ritirandosi.

Nel 2007 riesce ad imporsi al Giro delle Fiandre scattando sul muro di Grammont e poi battendo in una volata a due il rivale belga Leif Hoste.[2] Qualche mese dopo, in agosto, vince la Vattenfall Cyclassics di Amburgo grazie ad un attacco da finisseur cominciato a meno di un chilometro dal traguardo;[2] così, come l'anno precedente viene schierato nella gara in linea dei mondiali, e come l'anno precedente ad imporsi è il compagno di squadra Bettini.

L'anno dopo si classifica quarto al Giro delle Fiandre e nuovamente terzo alla Parigi-Roubaix,[2] mentre alla Vuelta a España riesce a vincere una tappa di alta montagna, grazie ad una fuga da lontano, e ad indossare la maglia di leader della classifica per un giorno. Il 28 settembre 2008 è il giorno del suo successo più importante: Ballan vince infatti il campionato del mondo in linea sul circuito di Varese; nell'occasione è protagonista di uno scatto a 2 km dal traguardo che gli permette di staccare un gruppetto di 12 corridori, fra i quali i suoi due compagni di squadra Cunego e Rebellin (giunti rispettivamente secondo e quarto), lo spagnolo Rodriguez e i danesi Breschel (giunto terzo) e Sørensen.

Inizia la stagione 2009 saltando le classiche di primavera e il Giro d'Italia a causa di un citomegalovirus.[3] In agosto, dopo 11 mesi di attesa, riesce a centrare la prima vittoria in maglia iridata vincendo la 5ª tappa del Giro di Polonia; conquista anche la maglia di leader della corsa, che indosserà fino al traguardo finale, diventando in tal modo il terzo italiano ad aggiudicarsi la gara dopo Locatelli nel 1949 e Fondriest nel 1994. Per la stagione 2010 si trasferisce alla nuova BMC Racing Team, squadra con licenza Professional Continental, insieme al campione del mondo 2009 Cadel Evans. Durante l'anno non ottiene successi, si classifica però terzo nella prova in linea dei campionati italiani e sesto nel Grand Prix de Québec, gara del calendario mondiale. In primavera viene anche sospeso temporaneamente dalla BMC per il coinvolgimento nell'inchiesta di Mantova e i presunti legami con il farmacista Guido Nigrelli, già indagato per doping.[3][5]

Nel 2011, sempre in maglia BMC, è secondo alla Monte Paschi Strade Bianche, quarto alla Milano-Sanremo e sesto alla Parigi-Roubaix. In maggio viene però sospeso nuovamente dalla sua squadra, in via precauzionale, ancora per il coinvolgimento nell'inchiesta di Mantova, e costretto a saltare il Giro d'Italia.[3][6] L'anno dopo si mette in particolare evidenza nelle classiche di primavera: quarto alla Strade Bianche, ottavo alla Milano-Sanremo, terzo al Giro delle Fiandre e, come nel 2006 e nel 2008, alla Parigi-Roubaix; vince quindi il Giro di Toscana in volata e, in ottobre, una tappa all'Eneco Tour.

Il 13 dicembre 2012, mentre si sta allenando con la squadra in Spagna, durante la discesa del Coll de Rates è vittima di una caduta che gli provoca la frattura del femore, della milza, poi asportata, la rottura di tre costole ed emorragie al rene e al polmone.[7] Dopo un paio di giorni in terapia intensiva nell'ospedale di Valencia e due operazioni, l'8 gennaio torna in Italia dove continua la riabilitazione; in giugno rientra alle corse ma in luglio deve sottoporsi nuovamente a un'altra operazione all'addome.[3]

Nel novembre 2013, a seguito della conclusione dell'inchiesta di Mantova, Ballan viene deferito alla Seconda sezione della Procura Nazionale Antidoping, con la richiesta di due anni di squalifica per violazione delle norme antidoping[8]. Il 17 gennaio 2014 il Tribunale Nazionale Antidoping gli infligge quindi una squalifica di due anni come conseguenza del coinvolgimento nell'inchiesta risalente a fatti del 2009, che lo videro indagato a causa delle sedute di ozono terapia svolte, vietate dal codice antidoping della WADA[9][10]. Dopo l'annuncio della squalifica, Ballan viene licenziato dal BMC Racing Team.

 

fonte: wikipedia

 

ciao Alessandro è una grande emozione poter incontrarti dopo Paolo Savoldelli a " quattro chiacchere al bastione" luogo di incontro di noi laiguegliesi. Per noi è un grande onore scambiare ricordi sul Laigueglia  con un campione del mondo..... non è una cosa da tutti i giorni.

 

Un saluto a tutti gli amici del Trofeo Laigueglia

Come per altri grandi la vittoria a Laigueglia è stata il primo mattone di una importante carriera. Cosa significa vincere una classica del calendario italiano come il Laigueglia?

Vincere quel giorno mi ha dato sicurezza, anche battere Bettini che partiva da favorito numero uno. Ho cominciato a credere di più nelle mie possibilità e avere più fiducia da parte della squadra e dei compagni.

Come dichiarasti alla Gazzetta dello sport cominciasti da una bici arrugginita. «Era in letargo, in un angolo. Chiesi a mio padre se me la potesse mettere a posto. Lui la scartavetrò, la riverniciò, la sistemò e me la diede. Avevo 8 anni e da quel giorno non ho più smesso di pedalare. Cosa sognavi da bimbo .... ?

Da piccolo pensavo solo al divertimento e lo facevo pedalando, il sogno era partecipare alle grandi corse come giro, tour o Parigi-Roubaix.

Quell'anno  ai nastri di partenza c'era un Bettini in gran spolvero e in cerca di vittoria. Il giorno prima Bettini dichiarava di voler far sua la corsa che ancora mancava nel suo palmares. Tu  con un gran numero tu ti  sei aggiudicato la corsa. il giorno prima ci credevi?

 Il giorno prima passai negli ultimi 5 di gara in macchina con mia moglie e le dissi: domani voglio essere qui da solo con 30 secondi di vantaggio per vincere. Il giorno successivo non ero solo ma riuscii a vincere lo stesso.

Bettini ha fatto la corsa per tutto il giorno facendo selezione salita dopo salita eppure....sei riuscito a portare via un gruppetto e poi hai piazzato la stoccata ai 500 mt. Ci racconti il tuo Laigueglia?

Dopo l'ultima salita eravamo io e Figueras della Lampre, essendo lui più veloce decidemmo di provare un attacco con me e risparmiare Giuliano per la volata. Attaccai e rimanemmo in pochi poi allo sprint temevo Visconti mi misi a ruota di Cummings che sembrava il più fresco e diedi il massimo negl'ultimi  300metri.

 

Di quel gruppetto in fuga faceva parte un giovane 22 enne che si piazzerà poi al 16° posto, Vincenzo Nibali. Un tuo ricordo e se faceva già presagire quale campione sarebbe diventato?

Vincenzo era ancora molto giovane ma dava già dei bei segnali, e' maturato molto e posso dire che è la "salvezza" per il ciclismo italiano. Nel senso che l'Italia aveva bisogno di un corridore di peso come lui.

 

La Gazzetta dello sport il giorno dopo intitolava : "Ballan uomo del Pavè conquista Laigueglia" mai titolo fu più azzeccato. Dentro di te sapevi già di avere il pavè nel sangue?

La Gazzetta azzecco quel titolo perché poco dopo vinsi la tre giorni di De panne e arrivai sesto al Fiandre. Le gare al nord al primo anno mi erano piaciute molto ma non avrei mai pensato un giorno di vincere il Fiandre e arrivare tre volte sul podio a Roubaix.

 

Quando sei venuto a Laigueglia sei sempre stato protagonista anche in maglia iridata che cosa ti è mancato gli altri anni per fare la doppietta, anche se con ottimi risultati come nel 2009 e 2011?

Negli anni successivi mi presentai alla corsa senza grandi pretese e mi misi a disposizione dei miei compagni, il mio pensiero era già rivolto al Belgio ma nonostante tutto mi piazzai in maglia iridata e l'anno di Michail Ignat'ev   tirai gli ultimi 5 km per Lorenzetto.

 

Quale è la corsa che hai di più nel cuore e quale è quella che avresti voluto vincere?

La corsa più bella e'stata al mondiale di Varese, un capolavoro di squadra! La gara che più mi manca nel mio palmares e' la Parigi-Roubaix con quei tre terzi posti.

 

Ci racconti la tua vittoria al mondiale?

Eravamo sempre presenti in tutti gli attacchi e Bettini mise nel sacco tutti i migliori favorendo il mio attacco nel finale. Il mio pensiero era dare il massimo e passare la linea d'arrivo, non sentivo nulla, solo le urla della gente che mi accompagnava nella mia cavalcata solitaria!

 

 

Togliere il muro di Grammont dal finale del Giro delle Fiandre non è una follia?

Il finale gel Fiandre ha perso molto senza il Grammont nel finale ma credo sia stata una necessità, purtroppo il ciclismo ha bisogno di soldi e gli organizzatori sono costretti a prendere queste decisioni. Comunque il nuovo percorso e' molto spettacolare e con il tempo prenderà il suo fascino.

 

Come mai il ciclismo  italiano stenta  a trovare i nuovi Ballan?

Il problema del ciclismo italiano e' la mancanza di sponsor dalle squadre pro tour(solo una italiana) alle squadre giovanili. Questo danneggia il movimento italiano favorendo altri stati che investono più soldi sul ciclismo.Anche il problema del doping ha danneggiato il nostro mondo, ma ultimamente è migliorato molto e posso dire che siamo nella giusta strada.

 

Come ti sei trovato a correre per una squadra americana? Quali differenze ci sono con le squadre italiane?

Nella mia carriera ho cambiato solo due formazioni, la differenza più grande e' nell'organizzazione della BMC, con corridori internazionali, ritiri pre gara, ricognizioni di percorsi e prova di materiali. Ma posso dire che in tutte e due per me era come essere in una famiglia.

 

 

 

Hai un soprannome in gruppo e si da dove deriva?

Soprannome? Ne ho avuti più di uno, da anaconda per la quantità di cibo che mangiavo prima di una corsa o cammellone datomi da Magrini in eurosport ancora cigno di Castelfranco Veneto. In gruppo tutti mi chiamano semplicemente ale.

 

Quale è il tuo stato di forma attuale e quando pensi di rientrare?

Al momento sto aspettando il 23 settembre la sentenza del TAS di Losanna sperando di far più luce sulla mia situazione nella speranza di rientrare alle corse. Mi sto allenando costantemente e mi godo la mia famiglia

 

In futuro cosa farà Alessandro Ballan rimarrà nel mondo del ciclismo?

Nel mio futuro mi piacerebbe molto rimanere in questo ambiente che mi ha dato moltissimo mi ha fatto conoscere molte persone. Al momento penso solo di poter ancora gareggiare, un sfida con me stesso, il rientro dopo la caduta in Spagna.

 

 

Noi ci auguriamo di poterti vedere al via del trofeo Laigueglia 2015 è una cosa possibile?

 

Tornare al laigueglia 2015 ? Lo spero tanto ma fino alla risposta del TAS non posso sapere se sarà possibile

 

Gli amici dell'Ortovero con Riccardo Magrini ti hanno consegnato il premio "la catena incatricchiata" per la tua caduta in Spagna ora come va?

 

Ora sto molto bene e dopo l'ultima operazione in agosto dell'anno scorso non ho più avuto problemi.

 

 

A parte per il Trofeo sei mai venuto a Laigueglia in un altro periodo dell'anno?


Ho passato alcuni giorni, circa 4 prima della gara nel 2007, un paese bellissimo.

 

Ti salutiamo Ale, grazie della tua disponibilità e simpatia è di aver contribuito al nostro sito sulla storia del Trofeo

 

 

Ciao a tutti .............