16 febbraio 1999 - 36° edizione

Non capita tutti i giorni vincere una corsa ed essere interrogati, subito dopo, dalle forze dell'ordine. Ma Paolo Savoldelli, portacolori della Saeco, bergamasco, al secondo anno da professionista (la scorsa stagione ha vinto il Giro del Trentino) potrà , quando si riassumerà la sua carriera, raccontare anche questo. Ieri dopo aver alzato le braccia al cielo alla edizione numero 36 del «Laigueglia», staccando all'ultimo chilometro i compagni di fuga Ferrigato, Rebellin e Belli, il giovane vincitore è stato ascoltato nella caserma dei carabinieri in base ad una indagine condotta dai Nas e della quale è riferito a parte. Quello che segue è invece il racconto di una corsa che,dal lato  sportivo, è stata combattuta e che è stata seguita da vicino dal commissario tecnico della Nazionale, Antonio Fusi.  La cronaca. Sono 185 i partenti nell'edizione numero 36 del «Trofeo Laiguegliaa» che prende il via due minuti dopo le undici. Come prevedibile la corsa è tranquilla nei primi chilometri, accompagnati da un forte vento ma anche da una temperatura più mite rispetto a quella dei giorni precedenti. Il primo scatto è operato da Gentimk (Cantina TolloAlexia), in prossimità di Caso, ma il gruppo lo raggiunge nel giro di pochi chilometri. La prima ora di corsa alla media, non certo ragguardevole, di 32 chilometri e Sacco, ; r MINO. OA C.Af-'v. i canne ridale II Paolo Savoldelli primo a Laigueglia 700.  Dopo 45 chilometri la corsa entra nel vivo. A rompere gli indugi sono in quattro, di cui tre belgi: Wuyts (Lotto-Mobistar), Vari Lancker e Stremersch (Vlaanderen 2002) e Radaelli (Vini Caldirola-Sidermec). Al loro inseguimento si lancia Bramati (Mapei-Quick Step). I quattro battistrada svettano sul Testico con una cinquantina di secondi sul gruppo nel quale è stato riassorbito Bramati. I quattro ci credono e al primo passaggio da Laigueglia hanno un vantaggio di 2'28' sul gruppo «tirato» dalla Polti  (che ha nelle sue fila il beniamino di casa, Mirko Celestino, molti i suoi tifosi al seguito con tanto di striscioni e  bandierine e dalla Lampre-Daikin. Ma il gruppo non ci sta ed inizia a ridurre lo svantaggio. Al secondo passaggio dal Testico per il quartetto, autore della fuga iniziale ha un vantaggio di un minuto e venti secondi. La Polti, molto attiva, inizia a muoversi, a tirare un gruppo forse troppo sonnecchioso sensibilmente. Al secondo passaggio da Laigueglia (vale a dire a cinquanta chilometri dall'arrivo) i quattro hanno ancora un minuto e mezzo di vantaggio, ma pochi chilometri dopo scende sotto il minuto. I quattro sono in riserva e sulla temibile rampa del Paravenna il gruppo torna compatto. Qui si avvantaggia da prima il tedesco Steinhauser (Mapei-Quick Step) sul quale si porta il belga Demarbaix (Lotto-Mobistar): ma il tentativo naufraga nel giro di due chilometri. E mentre il campione del mondo Camenzind perde terreno, in vetta alla Paravenna si avvantaggiano Rebellin, Ferrigato, Savoldelli e Belli. Ad Alassio si inizia a preparare lo sprint ma all'altezza dell'ultimo chilometro Salvoldelli si stacca e va a vincere. Guglielmo Olivero

Ordine d’arrivo:

1° PAOLO SAVOLDELLI (Saeco) km 172,6 in 4h23'27" alla media di 39,915 kmh; 2° Andrea Ferrigato (Ballan) a 12"; 3° Davide Rebellin (Polti); 4° Wladimir Belli (Festina Lotus); 5° Giuliano Figueras (Mapei Quick Step) a 41"; 6° Giuseppe Palumbo (Riso Scotti Vinavil); 7° Fabio Baldato (Polti); 8° Mirko Celestino (Polti); 9° Luca Mazzanti (Cantina Tollo); 10° Michael Bladzun (Den-Jack & Jones); 11° Geert Verheyen (Bel-Lotto); 12° Roberto Petito (Saeco); 13° Jens Voigt (Ger-Credit Agricole); 14° Daniele Nardello (Mapei Quick Step); 15° Chris Horner (Usa-La Francaise Des Jeux); 16° Andrea Noe (Mapei Quick Step); 17° Bradley McGee (Aus-La Francaise Des Jeux); 18° Tobias Steinhauser (Ger-Mapei Quick Step); 19° Axel Merckx (Bel-Mapei Quick Step); 20° Sebastien Demarbaix (Bel-Lotto) a 3'03", segue il resto del gruppo.