11 febbraio 1968 - 5° edizione

Planimetria

Altimetria

La punzonatura, un antico rito dove i tifosi incontravano i propri beniamini alla vigilia della corsa.


La partenza

Foto courtesy: Delfino, partenza per il tratto turistico attraverso il centro storico di Laigueglia da c.so Badarò dove si concluderà la corsa.
Foto courtesy: Delfino, partenza per il tratto turistico attraverso il centro storico di Laigueglia da c.so Badarò dove si concluderà la corsa.

Le squadre iscritte con relative maglie, a cura di D.Schamps.

Foto courtesy: Renato Bellia. Protagonisti sul Testico in maglia Kelvinator Gianfranco Gallon, Vincenzo Mantovani della Germanvox , Tommaso De Prà della Salvarani e sullo sfondo in maglia Zimba dovrebbe essere Renè Binggeli.
Foto courtesy: Renato Bellia. Protagonisti sul Testico in maglia Kelvinator Gianfranco Gallon, Vincenzo Mantovani della Germanvox , Tommaso De Prà della Salvarani e sullo sfondo in maglia Zimba dovrebbe essere Renè Binggeli.

Elenco iscritti.

N.B. Questi sono i nomi esatti dei seguenti numeri 101 HOOGERLAND, 107 MATHY, 125 MARCHESI. Grazie ancora Daniel Schamps per la segnalazione puntuale.
N.B. Questi sono i nomi esatti dei seguenti numeri 101 HOOGERLAND, 107 MATHY, 125 MARCHESI. Grazie ancora Daniel Schamps per la segnalazione puntuale.

Cronocorsa, Dancelli primo in volata a Laigueglia. Un ostacolo inconsueto a pochi km dai traguardo La gara «attraverso» un treno.

DAL NOSTRO INVIATO Laigueglia, lunedì mattina. Michele Dancelli ha inaugurato brillantemente la stagione ciclistica rispettando il pronostico che lo voleva vincitore ieri sul traguardo del « Trofeo Laigueglia ». Il bresciano, « leader » della nuova formazione della « Pepsi-Cola », si è imposto in volata su Armani, Duyndaam, Gualazzini, Adorni, Panizza e Denti, superstiti di un drappello di quindici concorrenti che si era portato all'avanguardia già nelle primissime fasi della corsa. Gimondi. insieme a Brunetti, è giunto in ritardo di 18", seguito con distacchi inferiori ai due minuti da un'altra decina di corridori, mentre il gruppone è arrivato sul lungomare di Laigueglia con oltre sei minuti e mezzo di ritardo dal vincitore. C'è mancato poco che un passaggio a livello chiuso ad Andora falsasse il finale della competizione. I fuggitivi sono stati bloccati da un treno diretto verso Ventlmiglia e fermo al « disco » proprio davanti alle sbarre abbassate. Gimondi, dopo aver aspettato per qualche istante, ha rotto gli indugi, ha invitato un viaggiatore ad aprirgli lo sportello di un vagone e, bicicletta in spalle, è passato dall'altra parte rimettendosi subito a pigiare sui pedali per approfittare della sorpresa. Il primo a seguire l'esempio del bergamasco è stato Dancelli e con lui hanno «scavalcato» il treno tutti gli altri, uno dei quali, Gualazzini, per fare più in fretta, è addirittura passato sotto il convoglio fermo strisciando a terra fra i respingenti ed i binari. Gimondi, intanto, filava via solo cercando la vittoria a sorpresa. Dopo l'arrivo confessava: « Sapevo di non essere ancora preparato per una soluzione del genere, ma tanto valeva provare. Se avessi vinto, comunque, non sarebbe stata un'affermazione di grande prestigio dato il modo piuttosto singolare in cui avevo iniziato la fuga». Nessuno scrupolo, comunque, per Gimondi, dal momento che sotto la spinta di Dancelli, Denti e del diciannovenne esordiente olandese Duyndaam, il tentativo solitario si è esaurito a metà della salita di Capo Mele, a circa 5 chilometri dal traguardo. Il bergamasco, anzi, provato dallo sforzo prematuro, non è riuscito a tenere il ritmo di Dancelli e, come si è visto, ha perso contatto cedendo una manciata di secondi alla pattuglia di testa. Abbiamo raccontato subito l'episodio del passaggio a livello di Andora perché esso è stata la fase più emozionante di una corsa che, sin dalle prime battute, si era divisa in due settori riservando ogni possibilità di vittoria ai quindici coraggiosi che avevano saputo giocare immediatamente la loro carta. Al « via » da Laigueglia si erano presentati 117 corridori con due inattese assenze di rilievo: il « recordman » dell'ora Bracke, non giunto in tempo malgrado le speranze di Pino Villa, e Franco Bitossi, richiamato a casa nella notte per l'improvvisa morte della nonna. La polemica fra Fiorenzo Magni e l'Ucip si è risolta, almeno in questo « round », a favore dei dirigenti del ciclismo professionistico. Magni, come aveva anticipato ieri, ha preso regolarmente posto a bordo dell'ammiraglia della « Faema » a fianco del direttore sportivo Marino Vigna che guidava la macchina. Appena fuori Laigueglia, cioè dopo tre chilometri di corsa, la vettura della « Faema » è stata però fermata dal direttore di corsa Pino Villa, il quale ha chiesto a Magni di esibire i documenti comprovanti la sua veste ufficiale al seguito di una gara ciclistica. Magni, per la nota vicenda con Rodoni e con la Fci, ha l'inibizione a ricoprire cariche nel ciclismo fino a tutto il 1968: la sua qualifica di consulente tecnico della «Faema» non lo differenzia agli effetti dei regolamenti ciclistici da un qualsiasi privato cittadino.  Il convoglio ferroviario era fermo al passaggio a livello di Andora - Dopo aver aspettato qualche istante, Gimondi si fa aprire lo sportello di un vagone da un viaggiatore - Bicicletta in spalla, gli altri ciclisti lo seguono passando dall'altra parte - Gualazzini striscia a terra fra i respingenti e i binari - Da questo episodio è nata la fase risolutiva - Magni non ha potuto seguire lo svolgimento della corsa non autorizzato a seguire le i corse. Poiché Magni non era in grado di esibire alcun documento « ufficiale », Pino Villa gli ha detto esplicitamente che egli non poteva consentirgli di continuare a seguire la corsa. Magni si è piegato all'inevitabile, ma ha chiesto ed ottenuto da Pino Villa una dichiarazione scritta attestante i motivi del provvedimento, dopodiché è sceso dalla macchina della « Faema » ed è salito alla volata a Laigueglia: Dancelli vettura personale di Giacotto che è tornata a Laigueglia. Il documento preteso da Fiorenzo Magni potrebbe servirgli — come ha dichiarato lo stesso ex corridore — per ottenere eventualmente una rivalsa in sede giudiziaria nel caso che la vertenza con Rodoni si risolvesse in suo favore. Tornando alle vicende esclusivamente sportive del Trofeo Laigueglia, va detto che, mentre Magni e Pino Villa erano fermi a discutere, in [a s in.) precede Armani e Duyn testa al gruppo era scattato Stefanoni, della « Max Me-~ yer », il quale, dopo essere arrivato ad un vantaggio di 30", era stato raggiunto al km 13. Ad Ortovero 020 km di corsa) l'olandese Duyndaam aveva acceso la miccia per mi nuovo attacco, e dietro a lui si erano infilati a ondate successive Armani, Guerra, Denti, Gimondi, Vicentini, Adorni, Gualazzini, Dancelli, Panizza, Brunetti, Vittiglio, Soave, Poggiali e Marchesi. daan (Tel. a « Stampa Sera -] Quindici uomini in testa col gruppo che, colto di sorpresa, perdeva progressivamente terreno, tanto più che all'avanguardia erano rappresentate tutte le squadre più importanti e la responsabilità dell'inseguimento toccava quindi a gente modesta che di voglia d'inseguire ne aveva piuttosto poca. Zilioli era l'unico atleta di rilievo rimasto coinvolto nel plotone, e da solo ha dovuto rassegnarsi a far buon viso alla sorte avversa e a considerare la corsa nient'altro che un ulteriore allenamento. L'avanguardia, nella quale l più attivi erano sempre Dancelli, Denti e il sorprendente Duyndaam, era per qualche chilometro inseguita da un sestetto formato da Cucchietti, Ballini, Neri, Poli, Van Schil e Battesini, i quali sono stati però irrimediabilmente frenati nel loro slancio da una sosta fuori programma davanti al già citato passaggio a livello di Andora. La vittoria finale a Laigueglia è diventata quindi una questione privata tra i quindici componenti della avanguardia guidata da Gimondi e Dancelli. Gianni Pignata ORDINE D'ARRIVO 1. Dancelli (Pepsl-Cola), km 160 in 4 ore 13'50", alla media di km 37,705; 2. Armani; 3. Duyndaam; 4. Gualazzini; 5. Adorni, 6. Panizza; 7. Denti, tutti col tempo del vincitore; 8. Gimondi, a 18"; 9. Brunetti ld.; 10. Vittiglio a 50"; 11. Soave id.;'12: •VTCéntini td.; 13. Poggiali a 52". Ieri, a Vaprio d'Agogna, con oltre un mgnati gli azzurri per i campionati mo Renato Longo in azione nella corsa che gli ha fruttato l'ottavo inuto di vantaggio su ndiali del 25 febbraio titolo Italiano di ciclocross Bettinelli - Desi, in Lussemburgo VAPRIO D'AGOGNA, ' lunedi mattina, Per la quinta volta consecutiva, e l'ottava nella sua carriera, Renato Longo ha vinto il campionato italiano di ciclocampestre. Il corridore della « Sai varani » ha dominato la corsa con facilità, lasciando ai suoi avversari 11 compito esclusivo di battersi per i posti d'onore. Al secondo giro Longo ha cominciato l'azione decisiva, favorito anche da un salto della catena di Bettinelli; al secondo passaggio il suo vantaggio era di 15" sullo stesso Bettinelli e Torresani, 30" su Livìan e Colzani, 45" su Sfolcini e altri. Dalla terza tornata Longo ha recitato un monologo, aumentando progressivamente 11 proprio vantaggio, All'arrivo Longo aveva 1' e 08" su Bettinelli; Torresani da parte sua si è aggiudicato il titolo dei dilettanti. L'Unione ciclistica italiana professionisti e la commissione tecnica sportiva della Fci, su proposta del c. t. Rimedio, ha reso noto al termine della gara di Vaprio D'Agogna che i seguenti corridori sono stati designati a far parte delle squadre azzurre per il campionato mondiale di ciclocross del 25 febbraio prossimo, in Lussemburgo: Professionisti: Longo, Bettinelli, Luciani. Dilettanti: Torresani, Colzani, Livian, Sfolcini. Ordine d'arrivo: 1) Renato Longo (Salvarani) km 24 in ore 1.11"30; 2) Bettinelli (Faema) a l'08"; 3) Torresani (V.C. Como) a l'37"; 4) Colzani (V.C. Como) a 2'04"; 5) Potenza (Germanvox) a 2'11".


StampaSera 12/02/1968 - numero 36 pagina 14


Foto courtesy: Archivio TLS, a sx foto non rara bensì unica dell'arrivo vittorioso di Michele Dancelli, nella foto sopra subito dopo il traguardo viene attorniato dai tifosi.
Foto courtesy: Archivio TLS, a sx foto non rara bensì unica dell'arrivo vittorioso di Michele Dancelli, nella foto sopra subito dopo il traguardo viene attorniato dai tifosi.