Moreno Moser (Trento, 25 dicembre 1990) è un ciclista su strada italiano che corre per il Team Cannondale-Garmin. Ha caratteristiche di passista-scalatore[1], ed è professionista dal 2011. È figlio di Diego Moser, nipote di Francesco, Aldo edEnzo e fratello di Leonardo Moser, tutti con un passato nel ciclismo professionistico.
Moreno Moser discende da una grande famiglia di ciclisti: suo zio Aldo corse da professionista per quasi 20 anni (dal 1954 al 1973), anche suo padre Diego fu un ciclista professionista, come pure l'altro zio Enzo ed il più celebre zio Francesco. Ciclisti pure i suoi due fratelli, Matteo e Leonardo, con quest'ultimo che militò nel 2005 e nel 2006 per l'Acqua & Sapone e dal 2007 al 2009 per la Serramenti Diquigiovanni-Androni.
Dal 2007 al 2008 gareggia nella categoria Juniores, con l'Unione Sportiva Montecorona, ottenendo 18 successi, 6 nel 2007 e 12 nel 2008 (in importanti gare quali il Tour du Pays de Vaud ed il Giro della Lunigiana). Dal 2009 al 2011 corre invece per la Lucchini-Maniva Ski, nella categoria Dilettanti Elite/Under-23. In questa categoria ottiene 10 successi, tra cui il Giro del Medio Brenta 2011 e due tappe al Girobio 2011, concluso al quinto posto. In particolare dimostra un gran potenziale nell'ottava tappa, vinta dopo un lungo assolo sulle salite dolomitiche che lo porta a tagliare il traguardo con 2 minuti sui diretti rivali per la generale.
Tali vittorie gli permettono l'ingresso nel professionismo a partire dal 2012. Si interessano infatti al giovane talento due formazioni ProTour, il Team Sky e la Liquigas-Cannondale[2]: Moser decide di firmare un biennale con la Liquigas, valido fino al 2013.
Il 18 febbraio 2012, a soli 21 anni e 55 giorni, vince la sua prima corsa da professionista, il Trofeo Laigueglia, cui segue in maggio il successo per distacco al Gran Premio di Francoforte. Il 2 giugno è secondo al Trofeo Melinda dietro alcolombiano Carlos Alberto Betancur. Partecipa poi al Tour de Suisse e sale sul gradino più basso del podio nella prima tappa, dimostrando qualità anche a cronometro. Sempre in giugno conclude terzo la prova in linea dei campionati italianivinta da Franco Pellizotti, ed è quinto nella gara a cronometro.
Nel luglio dello stesso anno vince due frazioni e la classifica generale del Giro di Polonia, cogliendo il suo primo successo in una corsa a tappe World Tour. Il 10 settembre giunge quindi secondo al Grand Prix Cycliste de Montréal, superato di stretta misura dal norvegese Lars Petter Nordhaug.[3] Alla luce dei positivi risultati ottenuti durante l'anno, riceve la prima convocazione in Nazionale Elite per i campionati del mondo in programma a Valkenburg, partecipando come atleta più giovane del gruppo al via. Indossando la maglia della nuova Cannondale (compagine italo-americana nata dalle ceneri della Liquigas)[4], nel 2013 Moser aiuta dapprima il compagno Peter Sagan a vincere il Gran Premio Città di Camaiore; due settimane dopo, grazie ad un'azione in solitaria nel finale, conquista quindi la Strade Bianche, diventando il primo ciclista italiano a trionfare nella corsa senese.[5] Il 1º maggio si classifica quindi secondo nel Gran Premio di Francoforte, di cui era detentore, preceduto dallo sloveno Simon Špilak. Nella diciottesima tappa del successivo Tour de France, quello con l'arrivo in cima all'Alpe d'Huez, ottiene un terzo posto dietro al francese Christophe Riblon e allo statunitense Tejay van Garderen. In seguito è settimo nella Clásica San Sebastián vinta da Tony Gallopin. La stagione però viene bruscamente interrotta da un misterioso malanno.
Nel 2014, sempre in maglia Cannondale, Moser non inizia nel migliore dei modi: non in buone condizioni, è autore di poche prestazioni importanti e di un Giro d'Italia corso nell'anonimato. In chiusura di stagione si classifica ottavo alla Japan Cup. Per l'annata 2015 viene quindi confermato nel nuovo Team Cannondale-Garmin, nato dalla fusione tra Cannondale e Garmin-Sharp.