Le squadre iscritte con relative maglie, a cura di D.Schamps.
Ordine d'arrivo.
1° WILMO FRANCIONI (Ferretti) Km 135 in 3h20'03" alla media di 40,496 kmh; 2° Harry Jansen (Ned-Rokado)*; 3° Eddy Merckx (Bel-Molteni); 4° Roger De Vlaeminck (Bel-Dreher); 5° Marcello
Bergamo (Filotex); 6° Leif Mortensen (Den-Bic); 7° Julien Van Lint (Bel-Dreher); 8° Georges Pintens (Bel-Van Cauter-Magniflex-De Gribaldy); 9° Gilbert Bellone (Fra-Rokado); 10°
Giuseppe Perletto (Zonca); 11° Sid Barras (Gbr-Bantel) a 10"; 12° Michele Dancelli (Scic); 13° Davide Boifava (Scic); 14° Jean-Pierre Berckmans (Bel-Rokado); 15° Marino Basso
(Salvarani); 16° Arnaldo Caverzasi (Folotex); 17° Franco Mori (Scic); 18° Karl-Heinz Müddemann (Ger-Rokado); 19° Piero Spinelli (Filotex); 20° Antoon Houbrechts (Salvarani), seguono
altri in gruppo.
Partiti 127, arrivati 45.
*Harry Jansen (Ned-Rokado) tolto dall’ordine d’arrivo per positività all’antidoping. Note: Il 5 marzo 1972 fu disputato un Trofeo Laigueglia anche per dilettanti, vinto da Aldo Parecchini,
poi Tricolore nella categoria prima di passare prof, con la Molteni di Eddy Merckx.
Cronaca della corsa.
Il grande Eddy battuto dal
toscano in volata
Il grande Eddy battuto dal
toscano in volata D Merckx lì primo round su Ocana ma a Laigueglia vince Francioni Il corridore della Ferretti era rientrato sui primi a soli 300 metri dal traguardo - Uno sprint da manuale che
ha sorpreso il belga, superato anche dall'olandese Jansen - Lo spagnolo 42 su 45 arrivati - Percorso accorciato
dal nostro inviato
Laigueglia, lunedi mattina. Merckx ha vinto il suo primo match con Ocana (ai punti, però, non per k.o., anche se lo spagnolo è giunto quarantaduesimo su 45 arrivati), ma non è riuscito a vincere
la corsa: a cinquanta metri dal traguardo, mentre Eddy stava lottando spalla a spalla sul filo dei 60 orari con Roger De Vlaeminck e Jansen, Francioni è sgusciato all'improvviso sulla destra, ha
sorpassato tutti e si è imposto a mani alzate. Merckx lo ha visto ed è rimasto talmente sorpreso che non ha più insistito con rabbia, facendosi superare proprio sullo striscione anche da Jansen.
Uno scherzetto che Eddy proprio non si aspettava. Lo sprint di Francioni è stato da manuale, tipo quelli di Basso o Sercu, specialisti di equilibrismo negli ultimi metri. Il toscano, aiutato
soltanto da Anni (i fratelli Pettersson non avevano neppure preso il via) è riuscito a portarsi su Merckx. De Vlaemink e Perletto, dopo un furioso inseguimento, a soli 300 metri dal traguardo.
Aveva il diritto di sentirsi stanco, di non partecipare alla volata, invece non si è concesso neppure un attimo di respiro. Dietro di lui, Jansen, Merckx, Roger De Vlaeminck ed altri sei; a 10
secondi il gruppo, con Dancelli, Basso, Bitossi e Zilioli. Poi altri gruppetti, con Ocana (che nel finale ha forato) a 45 secondi. Una giornata amara, per lo spagnolo, che può consolarsi soltanto
pensando che neppure Eddy ha vinto. Francioni non ha ancora compiuto i 24 anni, è un giovane che vale: la scorsa stagione vinse il trofeo Matteotti e conquistò anche una bella serie di
piazzamenti, tanto che Ricci lo incluse fra gli azzurri a Mendrisio; recentemente si è imposto nel circuito di Cecina e ieri ha centrato ancora il bersaglio. Si difende bene in salita, è forte
sul passo e molto abile in volata. Chi si aspettava un acuto di Merckx è stato deluso, ma Eddy — visto che nessuno era in grado di attaccarlo con decisione — ha preferito non correre rischi ed ha
controllato la corsa senza affanno. Dopo una cinquantina di chilometri, sulJa salita di Testico, ha allungato l'andatura: Ocana è partito al contrattacco, portandosi alla ruo- ta De Vlaeminck. Il
braguar- do era molto lontano, Eddy ila capito che a quel punto i! peso della corsa sarebbe stato tutto sulle sue spalle, perché sia Ocana che De Vlae- mmck non avevano intenzio- ne di tirare
neppure per un metro. Sono arrivati anche Labourdette e Bergamo, Eddy saggiamente si è rialzato ed il gruppo dei migliori — una trentina — si è ricomposto. La salita di Testico è stata percorsa
una seconda volta e il belga, anziché esporsi personalmente, ha mandatoavanti i suoi gregari Mintjens e Lievens, ai quali si èaggiunto Pecchielan. Concitiso quest'attacco, è stata lavolta di
Spruyt, un altro luogotenente di Merckx. MaFrancioni ha riportato su dlui il gruppo. Eddy controllava Ocana. Ocana controllava Eddy. E allora, in vista della vetta del Capo Mele, ha tentato il
tutto per tutto De Vlaeminck, che, dopo lo spagnolo, e ii nemico numero uno del « campionissimo »Ma Merckx, anche se correva al risparmio, non stavsonnecchiando in mezzo agruppo: è scattato con
rab bia, ha raggiunto De Vlaeminck e l'andatura è subitscesa, tanto che è riuscito ad aggregarsi anche Perletto Il Trofeo Laigueglia il cupercorso ieri è stato accorciato di 40 chilometri a causa
di una frana) è una dellpochissime gare italiane vinte sempre da italiani, e anche ieri la regola è stata rispettata. S'è imposto un outsider, ma non importa: anzi forse è meglio, visto che « big
» del nostro ciclismo sono ormai vicini alla trentina ed i giovani tardano venire alla ribalta. Ieri Zilioli ha corso con qualche linea di febbre, ed è già molto che sia arrivato al traguardo;
Dancelli e Bitossi non erano in vena, e a Basso non si può chiedere molto quando ci sono delle salite.