A dare il via della terza edizione, Marina Coppi, figlia del grande Fausto. Dopo una manciata di chilometri se ne andarono in 14. Sembrava un’azione alla ricerca della gamba per qualcuno, di necessità per altri e di velleità per altri ancora, invece fu la fuga decisiva. Il gruppo coi big, pur dandosi da fare, certo in maniera un po’ tardiva nulla poté: davanti filarono per davvero, nonostante la giornata non proprio ideale ed il vento, spesso contrario. Fatto sta che sul lungomare di Laigueglia, quei 14 si presentarono in otto. Tre ciclisti della Legnano, Vicentini (iridato dilettanti ’63), Sambi e Passuello. uno della Molteni, l’ex-campione d’Italia De Rosso (il principale animatore), uno della Vittadello, il ligure Battistini, uno dei giovani della Salvarani, Battista Monti, terzo l’anno prima ai Mondiali per dilettanti, Pasquale Fabbri, alla ricerca di un accasamento e Toni Bailetti, della Bianchi Mobylette. Lungo i tanti chilometri di fuga, avevano ceduto per un grave guaio meccanico, Carmine Preziosi (Bianchi Mobylette), vincitore l’anno prima della Liegi Bastogne Liegi e, per esaurimento delle forze, Galbo (Salvarani), Casati (non accasato), Casalini (Legnano), Campagnari (Mainetti), Scandelli (Molteni) e Drago (non accasato). Nello sprint decisivo, favoriti, in virtù della superiorità numerica, i tre della Legnano, ma Bailetti, che aveva sfiorato il successo nelle due edizioni precedenti giocò il tutto i per tutto. Scattò come una furia ai seicento metri, pigiando sui pedali senza mai voltarsi indietro. Alle sue spalle si accese la mischia, cercarono di farsi luce prima Battistini, poi Monti e poi Vicentini. Nella confusione del momento si videro sgomitate e sbandate, senza conseguenze, di De Rosso. Bailetti però, sembrò davvero quello dei bei tempi che gli resero l’Oro olimpico, ed il suo sforzo, fra la grandezza del finisseur e quella del velocista dalla volata lunga, fu vincente. Al posto d’onore Vicentini, con Battistini a completare il podio.
Testo riprodotto dal e/book sul Trofeo Laigueglia di Morris
Ordine d’arrivo:
1° ANTONIO BAILETTI (Bianchi Mobylette) Km 159 in 4h17' alla media di 37,120 kmh; 2° Flaviano Vicentini (Legnano); 3° Graziano Battistini (Vittadello); 4° Adriano Passuello (Legnano); 5° Guido De Rosso (Molteni); 6° Battista Monti (Salvarani); 7° Pasquale Fabbri (Non accasato); 8° Luciano Sambi (Legnano); 9° Mario Drago (Non accasato) a 4'20"; 10°Emilio Casalini (Legnano) a 6'12"; 11° Luciano Galbo (Salvarani); 12° Vittorio Casati (Non accasato); 13° Dino Zandegu (Bianchi Mobylette) à 8'15"; 14° Carmine Preziosi (Bianchi Mobylette); 15° Vito Taccone (Vittadello); 16° Luciano Armani (Salvarani); 17° Vittorio Adorni (Salvarani); 18° Guido Neri (Molteni); 19° Michele Dancelli (Molteni); 20° Gianpiero Macchi (Legnano); 21° Francis Blanc (Sui-Tigra); 22° Carlo Chiappano (Sanson); 23° Franco Balmamion (Sanson); 24° Romeo Venturelli (Bianchi Mobylette); 25° Raymond Poulidor (Fra-Mercier BP); 26° Felice Gimondi (Salvarani); 27° Pietro Scandelli (Molteni); 28° Pietro Campagnari (Mainetti) a 12'30" segue il gruppo. Partiti 88, arrivati 65.