Paolo Viberti a TrofeoLaiguegliastory, incontri all'ombra del "bastione".

Oggi inauguriamo una nuova sezione del nostro sito sulla storia del Trofeo Laigueglia, dove all'ombra del bastione del "cavallo" della cittadina ligure incontreremo i grandi "cantori" del ciclismo.

Non potevamo non iniziare con un grande amico, vincitore dell'ultima edizione del premio giornalistico "bastione d'oro" del comune di Laigueglia consegnatogli in occasione della 50° edizione del Trofeo Laigueglia, Paolo Viberti.

L'articolo che ci ha voluto regalare è un vero e proprio atto d'amore verso il ciclismo che tanto ama e ai suoi personaggi, qui nello specifico Alfredo Martini.

Foto courtesy: Paolo Viberti. Alla vigilia della Vuelta 2015 in compagnia di Aru e Nibali
Foto courtesy: Paolo Viberti. Alla vigilia della Vuelta 2015 in compagnia di Aru e Nibali



Paolo Viberti, classe 1956, giornalista, 35 anni a Tuttosport, ha seguito ben nove Olimpiadi, 28 Giri d'Italia, 8 Tour de France, innumerevoli Mondiali ed Europei di ciclismo, basket, sci, fondo, slittino, baseball... Innamorato della bici, ha scalato da solo tutte le vette di Giro e Tour. Ha scritto quattro libri per la Sei: L'Ultimo Avversario, Coppi Segreto, Storia delle Olimpiadi e Storia delle Olimpiadi invernali. Si è visto riconoscere i seguenti premi: Bastione d'Oro 2013 - Premio Coni Ussi 2013 per la "stampa scritta-cronaca e tecnica" - Premio Coni per la saggistica 2012 per il libro "Storia delle Olimpiadi, gli ultimi immortali" - Premio Coni-Primo Nebiolo 2012, Regione Piemonte, quale miglior giornalista - Premio Fisi-Coni, premio Sala Stampa 2004 quale protagonista del giornalismo degli sport invernali. 

"Un vecchio e un bambino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera..." Francesco Guccini


PAOLO VIBERTI


<E' bello ritrovarsi qui, Alfredo, perché da me a Torino in febbraio c'è ancora la nebbia....>. <E anche a Sesto Fiorentino l'è lo stesso.... Qui è come se la primavera bussasse in anticipo. E il mare avesse più tempo per noi....> Laigueglia è soprattutto questo, per me: quel ricordo ancora vivo nella mia mente di avere la possibilità di ritrovare Alfredo sulla battigia, Sì, il grande saggio Alfredo Martini, l'ultimo uomo di una volta che mi ricorda mio padre e quel tempo lontano e irrecuperabile in cui una stretta di mano e un'intesa con gli occhi rendeva vana perché inutile la calligrafia di una firma e qualsiasi pratica notarile.... Bastava un cenno, con Alfredo, e tutto diventava eternamente valido, definitivo, assoluto. Alfredo veniva sempre a Laigueglia per il Trofeo: un po' perché la corsa era il primo appuntamento per mettere a fuoco la condizione dei corridori in vista della Milano-Sanremo. E un po', cioè soprattutto, perché sulle rive del Mar Ligure il “grande vecchio” si sentiva a casa, a tal punto da lasciare moglie e figliole per raggiungere gli amici del piccolo borgo di Ponente e festeggiare colà il suo compleanno, che cadeva il 18 febbraio, proprio nei giorni del Trofeo. <Vedi, Paolo: i corridori di oggi fanno molta più fatica di noi che pure ingoiavamo polvere e fango, pedalavamo su bici di venti chili e spingevamo rapporti impossibili su strade bianche. Ma dopo l'immane fatica, per noi non c'era altra scelta che il riposo, un recupero obbligato dall'assenza delle tentazioni di oggi, televisione e cellulari, e computer e internet e belle donne ed emancipazione dei rapporti sentimentali e maggiore libertà di usi e costumi.... E inoltre si doveva risparmiare sulla luce a gas e quando le ultime braci del caminetto si spengevano non c'era altra scelta che mettersi sotto le spesse coltri e riposare. A volte pensavo che quel recupero non fosse una scelta, come invece è d'obbligo nel ciclismo di oggi, ma l'unica soluzione possibile>. Alfredo è Laigueglia, Laigueglia per me è Alfredo, le lunghe chiacchierate con lui tra i “carrucciu”, gli sguardi lontani che cercavano risposte serene verso l'orizzonte che si confondeva con l'ultima striscia di mare. Mi manca molto, Alfredo. E ogni volta che torno a Laigueglia penso a lui, grande maestro di vita nella mia lunga esistenza di ragazzo-uomo diventato giornalista di passioni e di stupori.... <Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, e gli occhi guardavano cose mai viste e poi disse al vecchio con voce sognante: "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!">... Francesco Guccini


Paolo Viberti

Nel ringraziare ancora Paolo Viberti estendiamo l'invito a tutti i giornalisti che hanno raccontato il ciclismo e nello specifico il Trofeo Laigueglia a lasciarci una loro testimonianza.....aspettiamo il vostro contributo.