Knut Knudsen, vincitore Trofeo Laigueglia 1978 in esclusiva per TrofeoLaiguegliastory martedì 7 luglio.

Foto courtesy: archivio TLS, cartolina ufficiale della BIANCHI con autografo di Knut Knudsen.
Foto courtesy: archivio TLS, cartolina ufficiale della BIANCHI con autografo di Knut Knudsen.

E' il 21 febbraio 1978, il Trofeo Laigueglia compie la sua 15 edizione e la festeggia con un cast stellare, degno di un campionato del mondo. Al via con il numero 1 il vincitore dell'edizione del 1977 e del campionato del mondo il belga Freddy Maertens, ma corre anche il campione del mondo in carica Francesco Moser, il campione del Belgio Pollentier, monsieur Robuaix Roger De Vlaeminck, un certo Felice Gimondi, De Muynck che dopo pochi mesi vincerà il Giro d'Italia, Battaglin, Bertoglio, Bitossi vincitore di 2 Trofei, l'ex campione del mondo Marino Basso, Thurau, Ludo Peeters, Pevenage, Baronchelli vincitore del Trofeo nel 1975, il campione d'Italia Paolini, una promessa, un campione al secondo anno di professionismo Beppe Saronni, l'eterno Miro Panizza, un giovane futuro vincitore del Giro d'Italia Roberto Visentini, il mitico Pierino Gavazzi che vincerà poi il Trofeo nel '79 e '89 e molti altri basta andare a vedere l'elenco partenti che giustamente Bruno Zanoni, anche lui al via quell'anno, giustamente ci ha confidato: "per molti anni a Laigueglia avevamo il Campionato del Mondo......".

E il vincitore di quell'edizione vi chiederete??!!! 

Non poteva che essere un grande, squadra Bianchi-Faema, il suo nome Knut Knudsen, norvegese, vittorioso in carriera di 49 corse tra i professionisti, vanta il titolo olimpico alle Olimpiadi di Monaco di Baviera e l'oro ai Campionati del Mondo di San Sebastian nel 1973 sempre nella prova inseguimento individuale su pista.

Appena contattato da noi, si è rivelato disponibilissimo e pronto a rispondere alle nostre domande, da apprezzare anche che tutta l'intervista si è svolta in italiano, che abbiamo lasciato pari pari......... 

"Nella salita di Testico, quando mancavano circa 1 km della cima scattai. Con me rimase solo Gregor Braun. Prima della cima rimase staccato, e io fui solo.  Tutto il falsopiani da solo, e sapevo che se io facevo la discesa bene, potevo andare all'arrivo da solo. Dopo la discesa il mio Direttore sportivo GianCarlo Feretti mi avvicina con la machina, e mi grida: “ se vai cosi, tu vai all'arrivo da solo”. Questo era la prima vera corsa della primavera, e a tutti mancava la distanza. Quando mancavano circa 3 km all'arrivo io sentivo che le gambe non rispondevano come prima, ma stringevo i denti, e arrivavai da solo. La rivalita  tra quelli dietro io non ci feci nemmeno un pensierino. Se uno di questi voleva vincere doveva stare con me sul Testico, ma li mancavano tutti al di fuori di Gregor Braun…